mercoledì 15 giugno 2011

Microstock: è una cosa che si mangia?

Ciao a tutti,


una volta, prima della diffusione di massa delle connessioni internet, esistevano delle agenzie che vendevano fotografie per giornali e clienti vari. Con l'avvento del web come mezzo universale di comunicazione sono nate delle agenzie online che si occupano di vendere fotografie per conto dei propri utenti a prezzi nettamente inferiori. Cosa succede dunque? Chiunque si può registrare ed iniziare di conseguenza la vendita dei propri scatti e guadagnare qualche soldo (che non fanno mai male)


Attenzione però! Non è che il microstock vi può dar da vivere (a meno che non riusciate a vendere un numero elevato di fotografie al mese). Ecco alcune agenzie con pro e contro:


Dreamstime


sito storico nel microstock ha un archivio pressochè illimitato di fotografie ed elementi grafici. Una volta regisrati come "Contributors" sarà necessario inviare il modulo per il calcolo delle tasse e una copia digitale di un documento.


Pro 
  • non è necessario inoltrare un numero definito di immagini per essere riconosciuti come contributor
  • ottima qualità dei contenuti
  • buon rapporto di incassi
Contro
  • altamente restrittivi nella selezione
  • tempi lunghi per dare un parere
Shutterstock


Altra azienda leader nel settore. Vanta uno dei portfolii maggiori del mondo

Pro
  • rapidità nella valutazione
  • ottimo prezzo di vendita
Contro
  • bisogna inviare 10 fotografie dal proprio book per essere riconosciuti come contributor

Nessun commento:

Posta un commento